Alessandro Sitzia_interno palmavera

Il Segretariato regionale del Ministero della cultura per la Sardegna, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, sarà presente al Salone internazionale del Restauro di Ferrara il prossimo 8 giugno 2022 con tre incontri.

SALONE INTERNAZIONALE DEL RESTAURO DI FERRARA - 8 giugno 2022 - SALA MINISTERO DELLA CULTURA “A” – pad.3

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9.30 – 10.00 CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE MURARIE NURAGICHE. RIFLESSIONI ALLA LUCE DI INTERVENTI RECENTI

I nuraghi, edifici dell'età del Bronzo tipici della Sardegna, vengono realizzati in tutta l'isola con schemi planimetrici e soluzioni architettoniche strutturali omogene e il comune utilizzo di blocchi di dimensioni grandi o medio grandi. Tuttavia, la diversità del materiale utilizzato e l'adattamento al differente contesto geomorfologico richiedono soluzioni differenti per problematiche conservative analoghe, quali il parziale stato di crollo delle murature, i fenomeni di movimento e riassestamento spontaneo, gli effetti dell'erosione meteorica e eolica. L'intervento analizza queste problematiche alla luce si recenti interventi effettuati su alcuni nuraghi del centro-sud Sardegna.

Intervengono Massimo Casagrande - funzionario archeologo SR-SAR; Elena Romoli - funzionario architetta SABAP-CA

10.00 -10.30 NURAGHE PALMAVERA DI ALGHERO. IL RESTAURO TRA INNOVAZIONE E CONSERVAZIONE

Il sito archeologico di Palmavera, posto sul mare lungo la strada che collega Alghero a Porto Conte, è stato oggetto di un intervento di restauro e consolidamento che ha interessato il nuraghe e parte del villaggio circostante. Il restauro in particolare ha previsto interventi diretti sulle strutture nuragiche ed ha dovuto affrontare il difficile tema del restauro dei precedenti interventi di restauro. Interventi dei primi anni ’60, effettuati sotto la guida attenta del Maetzke, che manifestavano segni di degrado e hanno richiesto alcune revisioni critiche. L’intervento di valorizzazione è stato incentrato sui percorsi di visita, adeguandoli ad una migliore accessibilità per persone con esigenze speciali. Un sistema di illuminazione notturna facilita l’individuazione dei percorsi e permette la suggestiva fruizione del complesso archeologico anche in notturna. Ma l’innovatività dell’intervento è dovuta alla realizzazione di un sistema di realtà aumentata che permette al visitatore di interagire con lo strumento di ausilio per meglio comprendere le fasi di vita del complesso.

Intervengono Luca Doro - archeologo coordinatore dei lavori di scavo e restauro; Gabriella Gasperetti - funzionaria archeologa SABAP-SS; Patrizia Tomassetti - funzionaria architetta SR-SAR

10.30 -11.00 CATTEDRALE DI ORISTANO. USO DEI MATERIALI INORGANICI NEL RESTAURO: DALLA CALCARENITE DELL’ARCHIVIETTO SECENTESCO AGLI STUCCHI NEOCLASSICI

Il contributo relativo al restauro della Cattedrale di Santa Maria Assunta di Oristano illustra i lavori di ripristino plastico e pittorico degli stucchi fitomorfi sui fondi dorati dei semicatini dei cappelloni del transetto e il recupero e consolidamento del paramento lapideo a vista dell’archivietto, spazio secentesco che presentava una grave decoesione del substrato del materiale ancora in situ, con gravi e diffusi fenomeni di disgregazione, polverizzazione, esfoliazione e distacchi. Particolare attenzione è stata riservata al complesso intervento di recupero sul materiale lapideo, una biocalcarenite marnosa a forte presenza carbonatica, attraverso l’utilizzo di consolidanti inorganici che hanno permesso il raggiungimento di ottimi risultati.

Intervengono Roberto Civetta - direttore Operativo lavori OS2 II lotto; Giuliana Fenu - direttrice operativa lavori OS2 I lotto; Patricia Olivo - Segretaria regionale del MIC per la Sardegna; Georgia Toreno - funzionaria restauratrice SABAP-CA