Alla riscoperta dell’antico splendore della Domus dei mosaici marini di Porto Torres.

14/12/2021

Porto Torres - Domus dei mosaici marini
Porto Torres - Domus dei mosaici marini

Porto Torres. Tutto è pronto e, questa volta è il caso di dirlo, se il cielo lo permette, in questi giorni partiranno i lavori di scavo, restauro e valorizzazione del complesso residenziale noto come la “Domus dei mosaici marini”. Il nuovo progetto prevede il proseguimento dello scavo archeologico dell’area già emersa e delle dirette prossimità, il restauro del prezioso patrimonio di mosaici e affreschi murali e la gestione delle acque piovane.

Collocata in posizione panoramica nella zona ovest della “Colonia Iulia Turris Libisonis”, la domus un tempo poteva ammirare, da un lato, lo scorrere le fiume con il ponte romano ad otto arcate e dall’altro il mare con l’isola dell’Asinara all’orizzonte. Le ricche decorazioni a mosaico, gli affreschi e l'impianto termale privato lasciano pensare a dimora lussuosa destinata ad un membro facoltoso della comunità cittadina nella prima età imperiale romana, rimasto finora anonimo.

Lo scavo archeologico riguarda l’area di circa 300 mq emersa durante gli scavi nel 2003/2004 realizzati dalla Soprintendenza di Sassari con un finanziamento del Comune di Porto Torres di valorizzazione dei percorsi dell’area archeologica. Verrà indagata la zona in corrispondenza nella zona di congiungimento tra il piano terra e il primo piano, permettendo di collegare i due livelli su cui si sviluppa la domus e di mettere in luce altri ambienti ancora sotto il terreno. Lo scavo proseguirà anche nella zona direttamente adiacente, dal momento che le nuove indagini lasciano pensare che siano presenti altre interessanti strutture.

Contestualmente si curerà il restauro dei preziosi mosaici a tema geometrico e marino e degli affreschi murali, secondo il progetto delle funzionarie restauratrici della Soprintendenza Alessandra Carrieri ed Eliana Natini. Saranno restaurate anche le murature già visibili e quelle che saranno scoperte secondo il progetto curato dalle funzionarie architette della Soprintendenza Francesca Frassetto e Laura Lutzoni.

Un altro obiettivo dei lavori è realizzare un sistema di smaltimento delle acque piovane che ora allagano la domus, utilizzando, se possibile, anche i sottoservizi di età romana ancora conservati e realizzando nuove canalizzazioni, ove necessarie.

Nel giro di un anno, questa la stima della durata dei lavori, si andrà a restituire alla cittadinanza un altro tassello al percorso di valorizzazione dell’area archeologica della “Colonia Iulia Turris Libisonis”, destinata a diventare uno dei parchi archeologici di maggiore prestigio della Sardegna.

Il progetto, permesso grazie ad un finanziamento del Segretariato regionale del Ministero della cultura della Sardegna di € 577.200,00 (Legge 11 dicembre 2016 n. 232 – art. 1, comma 140), è curato dai funzionari della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro. L'archeologa Gabriella Gasperetti, che per anni si è impegnata con caparbietà per la sua realizzazione, è la responsabile del procedimento, della progettazione e direzione scientifica dello scavo archeologico. In strettissimo legame con lo scavo è la progettazione e la direzione lavori, affidate a Francesca Frassetto e Laura Lutzoni.

Staff Ministero della cultura

Responsabilità del procedimento, progettazione e direzione scientifica dello scavo archeologico: funzionaria archeologa Gabriella Gasperetti

Supporto al responsabile del procedimento: funzionari architetti Patrizia Tomassetti e Sergio Cappai

Progettazione e Direzione dei lavori: funzionaria architetta Francesca Frassetto

Collaborazione alla progettazione e direzione operativa: funzionaria architetta Laura Lutzoni

Progettazione del restauro delle superfici decorate: funzionarie restauratrici e conservatrici Eliana Natini e Alessandra Carrieri - Assistente tecnico: Giovanni Antonio Chessa

Direzione operativa del restauro delle superfici e dei reperti mobili: funzionaria restauratrice conservatrice Alessandra Carrieri

Collaborazione alla direzione lavori per la contabilità: architetto j. Salvatore Zirano

Incarichi esterni

Indagini geoelettriche: dott.ssa Valeria Testone e dott. Vittorio Longo

Rilevazioni con fotogrammetria terrestre: prof. Maurizio Minchilli, dott.ssa Loredana Tedeschi

Scavo e restauro: ditta Piacenti s.p.a. di Prato.

Responsabilità della sicurezza; arch. Giovanni Masia

Assistenza scientifica: dott.ssa archeologa Alessandra la Fragola